La mia missione nel fare fotografia di Boudoir nasce dal percorso che ho vissuto in prima persona 5 anni fa.
Oggi ti racconto questa storia, perché ho imparato che condividere le proprie esperienze spesso può aiutare un’altra persona (anche una perfetta sconosciuta), a trovare la speranza e la fiducia in se stessa.
Avevo superato da poco i 30 anni e stavo rivoluzionando la mia vita; in verità l’ho presa e rigirata come un calzino. In questa fase di grande trasformazione ho imparato a vedermi, riconoscermi e accettarmi con i miei mille difetti.
Ma andiamo per gradi e partiamo dall’inizio…
Sono una donna come tante, che ha lottato con il proprio corpo fin dall’adolescenza, odiando ogni parte del mio aspetto che si rifletteva nello specchio. Spesso quando chiedo alle donne: “cosa ti piace di te?” la risposta per il 99% delle volte è “niente”. Noi donne vediamo solo un mondo di difetti.
Ero esattamente così, come tutte, apprezzavo soltanto qualcosa del mio viso, per esempio gli occhi grandi e verdi. Tutto il resto lo mettevo in discussione, come i capelli che accettavo in silenzio nel loro essere estremamente lisci e sottili. Il seno era troppo piccolo, i fianchi troppo larghi, le gambe grosse e mi sentivo bassa e goffa. Ero quindi lontana dall’immagine femminile che speravo di diventare da grande, quella che sognavo di essere quando avevo solo 12 anni.
I vent’anni sono passati attraverso lotte tra me, la bilancia e i vestiti. Una dieta mi aveva regalato un corpo più asciutto, ma non il modello perfetto di “magro e bello” che la pubblicità mi propinava ogni giorno.
Poi la vita ti regala momenti non felici, ti mette alla prova, ti chiede di lottare per te stessa. In quel periodo un po’ nero quindi ingrasso, ingrasso come non ero mai ingrassata prima. Non mi accorgevo dell’infelicità che avevo dentro, perché la mia mente gioca in difesa e cerca di nascondere l’oscurità, ricoprendo il mio corpo di abiti colorati e sgargianti.
A 33 anni la svolta: è bastato uno sguardo ai miei occhi nello specchio per realizzare. Mi è bastato vedere che il verde vivace che conoscevo, quella voglia di vivere e guardare il mondo come una bambina… era diventato un verde grigio e spento.
Era bastato quello sguardo di una sconosciuta allo specchio per capire che dovevo salvarmi.
Per un lungo periodo mi ero negata la possibilità di essere felice, mi ero persa, ed era ora di ritrovarsi.
Il cambiamento non è stato facile e nemmeno indolore, ma era necessario e importante per imparare ad amarmi.
La prima promessa che mi sono fatta è stata: fare solo ciò che mi rende veramente felice.
Da qui ho iniziato a pormi le domande giuste
- Cosa mi rendeva felice?
- Che persona volevo essere?
- Mi stavo dedicando a me o stavo rinunciando a me stessa per qualcun altro?
- Avevo realizzato i miei sogni?
- Era questa la vita che volevo per me?
- Chi e cosa volevo essere da grande?
Amarsi è
Amarmi è stato prima di tutto ritrovare quella bambina che era dentro di me, ma che si era persa. Riprendere praticamente da dove avevo messo una pausa: l’allegria, la felicità, la voglia di vivere, i miei sogni, la vita che sognavo e volevo per me.
Amarsi è anche saper ritrovare la serenità nella propria vita, guardare i problemi con più leggerezza, sapendo che potranno essere risolti.
Amarsi è accettarsi fisicamente nonostante i mille difetti, anzi significa soprattutto imparare a stare davanti allo specchio per vedere e riconoscere i nostri pregi, ciò che ci piace e ci fa stare bene.
Amarsi è non lasciare che qualcuno ci possa ferire, limitare nella nostra libertà, decidere per noi o dirci cosa o chi dobbiamo essere.
Amarsi è saper vedere la propria bellezza.
Come trasformarsi?
Il percorso giusto lo devi scegliere tu, nessuno può dirti cosa può funzionare per te. La cosa che più conta è che una volta presa la decisione, ti guarderai sempre avanti e cercherai la tua felicità.
Non sarà facile, ma sappi che non è impossibile e se vuoi non sarai nemmeno sola. Su questo gruppo privato e chiuso puoi chiedere un consiglio, puoi raccontare la tua storia per confrontarti con altre donne come te e me o semplicemente per essere ascoltata.
Da parte mia ti posso proporre un piccolo passo verso il tuo percorso di trasformazione, provando la bellissima esperienza di un servizio fotografico di Boudoir.
Se hai voglia di raccontarmi le tua storia privatamente, puoi scrivermi una mail, sarò felice di risponderti.